Cerca nel blog

giovedì 2 novembre 2017

I dolcetti dei morti: una tradizione italiana

È tradizione in Europa e soprattutto in Italia preparare dolci particolari nei giorni a ridosso del 2 novembre (commemorazione dei Defunti), che spesso ricordano nel nome questa ricorrenza o nella forma e consistenza quella di un osso.
A cavallo tra l’1 e il 2 novembre la leggenda vuole che i defunti tornino a visitare il mondo dei vivi, i quali per nutrirli e salutarli ancora una volta preparano dei dolcetti.
Lungo la penisola italiana assumono nomi differenti ma tutti sono accomunati dalla semplicità degli ingredienti quali farina, uova, zucchero; spesso sono presenti anche mandorle finemente triturate, spezie o talvolta anche cioccolato.

Le fave da morto, o fave dei morti sono pasticcini alla mandorla, di forma ovoidale e schiacciata, cosparsi di zucchero a velo; hanno l'aspetto di un amaretto, ma presentano una consistenza maggiore Sono tipici di Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche ed Umbria.
Differenti, seppur sempre a base di mandorla, sono le Favette dei Morti, presenti soprattutto nel Nord-est, poiché sono dolci colorati con tre colori diversi (panna, marroni e rosa) e variano dal croccante al morbido.



Originariamente le fave dei morti erano dolcetti preparati con le fave secche triturate, questo ingrediente fu però sostituito dalle mandorle per via del favismo, una malattia genetica molto grave che può portare a crisi emolitiche e anemiche in caso di ingerimento del suddetto legume. Il nome, però, è rimasto invariato.
Già dai tempi dell'antica Roma, infatti, la pianta della fava è considerata un tramite tra la Terra e il mondo sotterraneo a causa delle sue lunghe radici che affondano nel terreno, al punto da diventare alimento sacro ai defunti.

Le Ossa di morto (dal piemontese os di mort) sono biscotti di consistenza abbastanza dura, con mandorle ed albume d'uovo (si trovano anche nelle Marche e in Lombardia).
Tipici di Parma sono invece dei biscotti di pastafrolla, ricoperti di glassa di zucchero o cioccolato, modellati a forma di osso stilizzato.



In Sicilia, invece secondo la versione originaria, le Ossa di morto sono di consistenza molto secca e di colore bianco e marrone. Sono dei biscotti che necessitano di una lunga preparazione poiché vengono lasciati all'aria coperti da un telo anche per tre giorni prima di essere cotti. Tra gli ingredienti, inoltre, vi è la presenza di spezie quali cannella e chiodi di garofano.
Una volta pronti per essere degustati si presentano composti da due parti di consistenza e colore diversi: la parte inferiore è scura e dura, mentre la parte superiore è bianca e friabilissima. Questa particolare caratteristica si ottiene grazie al processo di riposo dell’impasto



Questa è la mia versione dei dolcetti dei morti, ottenuta “unendo” assieme la preparazione tipica del nord Italia con il sapore speziato di biscotti siciliani

OSSA DI MORTO

Dosi per circa 50 – 60 biscotti

200 gr mandorle
200 gr zucchero
200 gr farina
3 – 4 chiodi di garofano
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 albume
Scorza di 1 limone
Mezzo bicchiere di vino bianco aromatico

Ridurre in polvere i chiodi di garofano.
Triturare le mandorle con un po' di zucchero.
Aggiungere la farina, lo zucchero rimanente, i chiodi di garofano in polvere, la cannella, la scorza del limone grattugiata finemente e l'albume montato a neve ben ferma. Amalgamare bene tutti gli ingredienti (io ho usato la planetaria con la frusta a K) fino ad ottenere un impasto omogeneo. Preparare dei salsicciotti di pasta del diametro di circa 2 - 3 cm e tagliarli a pezzetti di circa 5 cm.
Ricavare i biscotti schiacciandoli lievemente con i rebbi di una forchetta.
Porli su una teglia rivestita con carta da forno e cuocere a 170°per circa 20 minuti.






Nessun commento:

Posta un commento