In questi giorni sui
banchi dei pescivendoli di Genova ( o almeno su quelli da cui mi
rifornisco io) sono comparsi dei gamberetti piccolissimi di colore
bianco- rosato, quasi trasparenti e lunghi al massimo attorno ai 5
cm.
Sono i gamberetti delle rocce (in Romagna sull'Adriatico vengono
chiamati schille) che nel periodo più caldo dell’estate si
radunano alla superficie del mare lungo le scogliere.
La ricetta migliore
per gustarli è la frittura.
I piccoli gamberi delle rocce si
mangiano interi con carapace e testa, ma vi assicuro che sono un
piatto assolutamente da provare. Sono deliziosi, croccanti
all'esterno e teneri all'interno!
Frittura di piccoli gamberi delle rocce
Dosi per 2 persone
200 gr di gamberetti
delle rocce piccolissimi ( ma vi consiglio di comprarne di più)
Farina
Sale
Olio di arachidi
Risciacquare
velocemente i gamberetti per eliminare eventuali residui di alghe o
sabbia.
E' necessario
prestare particolare attenzione durante questa operazione poiché
hanno il guscio molto friabile e si rischia di rovinarli.
Proporzione con un cucchiaino da caffè |
Lasciarli scolare in
uno scolapasta sul lavello.
Far bollire una
pentola di acqua e rovesciarla ancora bollente sui gamberetti.
Questa operazione
serve per far condensare la polpa e renderli teneri e non gommosi
durante la frittura.
Far defluire l'acqua
ed infarinare per bene i gamberetti.
Togliere la farina
in eccesso e friggerli pochi alla volta in abbondante olio.
Eliminare l'eccesso
di olio scolandoli su carta da cucina, regolare di sale e servire in
tavola.
Questo piatto ha un solo difetto: non ci si stancherebbe mai di mangiarli!!
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