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domenica 2 aprile 2017

Elogio dei liquori fatti in casa

Da sempre nella mia famiglia c'è la tradizione di fare in casa i liquori digestivi.
In particolare i miei nonni, originari di Ziano Piacentino, mettevano in infusione le noci in estate (dopo la notte di San Giovanni) per creare il liquore Nocino.
Nella zona di Piacenza, durante l'autunno, inoltre, si faceva il Bargnolino con i “bargnö” appunto, cioè le bacche del prugnolo selvatico.
Ne risultano dei liquori molto scuri, amarognoli e favolosamente digestivi.

Oggi questi liquori vengono venduti anche nei supermercati ma quelli prodotti in casa hanno tutt'altro sapore ed aroma.
Da considerare, inoltre, che ogni famiglia possiede la propria ricetta, di conseguenza, può capitare che anche nello stesso paesino vi sia una variabilità di gusti che la produzione industriale tende inevitabilmente a livellare e disperdere.

Possedendo una casa di vacanze a Marina di Massa, abbiamo imparato a fare in casa anche il liquore Limoncino. La città di Massa ed il suo territorio, infatti, era ricco di piante di limoni i cui frutti venivano imbarcati a Marina dalle navi di passaggio come rimedio contro lo scorbuto. Nella tradizione massese sono presenti due varietà di limoni: lo scorzone, dalla buccia spessa e aromatica e il sanremino, succoso e con buccia sottile. Dalla prima varietà si prepara il liquore di limoni lasciando in infusione la buccia in alcool a 90°.



Abituato sin da piccolo a ripetere le ricette tradizionali o a sperimentare per crearne di nuove, in questi ultimi mesi ho iniziato a rivolgere la mia attenzione anche agli infusi.
Complice l'azienda agricola delle colline piacentine da cui ci riforniamo di vino che ci ha svelato che produce una grappa dalla distillazione delle sue vinacce, ho iniziato a provare ricette di grappa aromatizzata. Ho utilizzato gli sciroppi di bollitura di diverse preparazioni, che altrimenti sarebbero stati inevitabilmente gettati.
Ho così creato la grappa allo zenzero (“scarto” della ricetta dello zenzero candito), quella all'arancia (dalla ricetta delle bucce d'arancia candite), nonché il liquore alle fragole.



Da segnalare che, spesso, questi sciroppi sono ricchissimi di aromi naturali e di sapore. Mi sembrava un “delitto” buttarli via!
La grappa allo zenzero, in particolare, ha riscosso un successo inaspettato. Per Natale è stato un regalo molto gradito dagli amici che ne hanno potuto apprezzare le mirabolanti proprietà digestive.
Quella all'arancia, oltre ad essere gradevole tout court, è adattissima all'aromatizzazione di dolci o ricette.


In breve, in cucina non si butta mai via nulla, tutto si può riutilizzare.

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