Anche
la città di Genova ha la sua ricetta dei biscotti quaresimali che
differisce rispetto a quelle delle altre regioni italiane.
La
ricetta originale si deve alle monache Agostiniane del Convento di
San Tommaso (che oggi non esiste più, demolito per far spazio a
Piazza De Ferrari). Le devote religiose sopperirono con la pasta di mandorle alla privazione dei grassi animali nei dolci secondo i dettami
dell'ortodossia nel periodo di Quaresima. I primi Quaresimali furono
prodotti a Genova nel 1500.
Nell'Ottocento
la ricetta venne ripresa dalla più famosa pasticceria della città
che la salvò dall'oblio.
Infatti,
sul quotidiano “il Popolo d’Italia” nel 1868 si trovava scritto
della Pasticceria Romanengo: "Durante la Quaresima il suo
laboratorio trovasi al massimo dell’attività per il gran smercio
di marzapani di cui il Romanengo non ha e non avrà rivali e di cui
ogni buon cattolico può farsi una scorpacciata senza teme di dar poi
gusto al demonio".
La
ricetta originale non prevedeva assolutamente l'impiego di uova, ma ,
al giorno d'oggi quasi tutti aggiungono
all'impasto gli albumi per poter “legare” meglio i dolcetti.
Esistono
tre diverse varietà di Quaresimali genovesi che differiscono solo
dal punto di vista visivo e dell'aroma, essendo l'impasto di base lo
stesso.
Vi
sono quelli a losanga denominati mostaccioli, solitamente
riempiti con marmellata di fichi o limone, quelli a forma di
canestrellini aromatizzati con l'acqua distillata di
fiori d'arancio e quelli rotondi adagiati su un'ostia che
vengono riempiti di zucchero fondente aromatizzato con varie essenze
(a seconda del colore, con fragola, pistacchio, cacao e arancio).
QUARESIMALI
GENOVESI
200
gr mandorle sgusciate
150
gr zucchero
2
albumi
farina
q.b.
2
– 3 cucchiaini di acqua di fiori d'arancio
semi
di finocchio confettati per decorare
Montare
a neve ferma gli albumi. In un mixer ridurre a farina finissima le
mandorle ed aggiungervi lo zucchero lavorandolo a lungo. Incorporare
gli albumi montati a neve e ottenere un impasto piuttosto uniforme.
Aggiungere l'aroma di fiori d'arancio. Se necessario incorporare un
po' di farina per far sì che l'impasto non si attacchi alle mani.
Nella
ricetta originale non è contemplato il prossimo passaggio ma io l'ho
fatto per riuscire a modellare meglio le forme. Riporre l'impasto
ottenuto in freezer per 10 – 15 minuti ricoperto con una pellicola
trasparente.
Stendere
l'impasto in spessore di
circa 1 cm. Dare ai dolcetti la forma che si preferisce.
Per
i mostaccioli dividere l'impasto steso in due parti e spalmarne una
parte con marmellata di limoni o fichi. Sovrapporre l'altra metà e
premere lievemente. Tagliare a rombi.
Per
i canestrellini stendere l'impasto e
formare delle piccole ciambelline che verranno ricoperte con i semi
di finocchio confettato.
Per
quelli rotondi ricavare dei dischetti dall'impasto e premere
leggermente al centro per formare un piccolo incavo. Per decorare preparare della glassa (con zucchero a velo, acqua tiepida,coloranti ed essenze). Utilizzare la glassa per riempire gli incavi al centro dei dolcetti e decorare con i semi di finocchio confettati.
Infornare
a 180° per circa 10 minuti fino a quando non avranno preso colore.
Ovviamente se trovate l'ostia alimentare, dopo la cottura, adagiarvi i dolcetti tondi con
glassa.
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